venerdì 2 ottobre 2009

Paese che vai maglia che trovi

Salti subito fuori lo "stilista" che ha dato il via libera alla maglia verdina dei Seattle Seahawks. Agghiacciante a dire poco. Veramente orrida. Sembrava giocassero con le pettorine per fare allenamento.

Ribadisco in questa sede invece il mio apprezzamento per le divise retro. Belle quelle di Bills e Patriots alla prima giornata. Belle quelle di Jets e Titans (erano Oilers ai tempi) del terzo turno.

Tendenzialmente i restyling producono di rado risultati positivi.

lunedì 21 settembre 2009

Infortuni in copia carbone

Donovan McNabb corre. Entra in end zone. Viene colpito duro alla schiena. E' successo nella prima di campionato. Colpo in ritardo di Damione Lewis. Costola fratturata. Nella seconda settimana scena molto simile a San Francisco. Protagonista stavolta Matt Hasselbeck. Evita un placcaggio. Corre verso la end zone. Fermato poco prima viene colpito a terra da Patrick Willis. Costole danneggiate di nuovo. Punire questi contatti è un imperativo. Maggiore attenzione da parte di qb noti per essere injury prone sarebbe altrettanto importante. Il cuore è apprezzato. Sempre. Bisogna stare attenti però, perché una yard in più conquistata con la grinta può portare danni notevoli alla propria squadra che possono essere evitati con la testa. Si investono miglioni sui signal caller, vedere che si volatilizzano per mezza yard non deve far piacere a head coach, general manager e proprietari. E nemmeno ai tifosi in fondo. Sebbene loro il cuore lo apprezzino sempre. Come è giusto che sia.

Lo show è a Arlington

La nuova casa dei Cowboys fa davvero paura. Aspettiamo di vederla dal vivo un giorno, ma da molto lontano è impressionante. Senza entrare nel dettaglio delle polemiche per il mega-mega-mega-schermo, l'impianto appare pazzesco. Così come pazzesco è il primo riscontro al botteghino da 105.121 spettatori. Not bad. E' record per la regular season Nfl.

Quando non basta un tocco

La settimana scorsa Denver ha vinto all'ultimo secondo con un touchdown di Brandon Stockley bravo e fortunato nel raccogliere un pallone sporcato da un difensore. Domenica è toccato ai New York Giants ripetere l'impresa. Lancio di Eli Manning. Pallone solo toccato dal difensore. Ricezione di un attentissimo Steve Smith che permetterà due giochi più tardi a Lawrence Tynes di segnare il field goal della vittoria. Lo sport e i centimetri vanno sempre a braccetto.

venerdì 11 settembre 2009

Un giocatore solo non conta. O sì?

Dialogo immaginario tra due finti opinionisti, chiamiamoli Aeneas e Deion...

A. Quanto può incidere secondo te un uomo solo in una difesa di football?

D. Tantissimo, pensa ai Tennessee Titans la scorsa stagione con o senza Haynesworth (Albert, defensive tackle, ndr). Con lui difesa sulle corse imperforabile. Senza, scricchiolii.

A. Non sono d'accordo, guarda ieri sera. Nonostante Haynesworth sia passato a Washington per una monte non trascurabile di dollari i Titans hanno messo in scacco il gioco di terra di un attacco, quello degli Steelers, notoriamente incentrato sulle corse.

D. Vero. Ma pensa proprio agli Steelers. Con Polamalu (Troy, strong safety) la loro difesa sui passaggi non ha concesso nulla. Uscito lui i Titans hanno segnato e trovato gli spazi che gli servivano...

A. Uhm... obiezione accolta, ma l'attacco aereo di Tennessee non è così probante.

D. Allora però voglio contestare anche il gioco di corsa di Pittsburgh. Willie Parker non mi è sembrato in grandissimo spolvero e Rashard Mendenhall assomiglia sempre più a una delusione...

La discussione tra Aeneas e Deion resta aperta...

Fat and slim

Due sentieri in direzioni diverse tra le fila dei Tennessee Titans. LenDale White, running back con tendenze nemmeno troppo velate ad ingrassare, si è presentato alla prima stagionale in forma strepitosa. Da che ricordi io non l'ho mai visto così magro! Meno brillante la forma di Alge Crumpler, tight end che non è mai stato un fuscello. Ora però la pancia è davvero imbarazzante per uno che deve comunque prendere qualche pallone e cercare di correre... Non tutti i titani escono col fisico dopo l'offseason...

martedì 8 settembre 2009

Mezzogiorno allo stadio

Prima volta del calcio a mezzogiorno in Italia. Personalmente mi ha cambiato poco sul momento. Certo le code al ritorno da Ascoli hanno trasformato la trasferta in un incubo. E così nell'unica occasione in cui avrei potuto chiudere per tempo una domenica lavorativa mi sono ritrovato a casa alle 4 di mattina... Per il resto: poca gente allo stadio; strana la luce in campo; normale la partita fino all'89' dopodiché harakiri Mantova e gioia Ascoli. Prendere un gol in contropiede al 95' in inferiorità numerica è qualcosa da far impazzire ogni allenatore.

lunedì 31 agosto 2009

Calciofollie

Domenica per la prima volta il calcio professionistico in Italia giocherà un incontro alle 12.30. Fin qui tutto "normale". Si sapeva da inizio stagione. A sperimentare il nuovo orario saranno Ascoli e Mantova al "Del Duca" marchigiano. Anche qui, in teoria, nulla di strano. Se si esclude, ovvio, che i biancorossi lombardi non sembrano meritare troppo le telecamere in questo avvio di torneo. Ora, la follia sta nel fatto che la Lega Calcio non ne ha ancora dato comunicazione a nessuno. La notizia è però certa. Tanto che l'emittente che trasmetterà in diretta la gara ha già ripetuto più volte l'annuncio in onda. E nelle guide tv la partita fa bella mostra di sé. Non è tutto. Ad Ascoli, infatti, era noto almeno sin da sabato che il match con il Mantova sarebbe stato anticipato all'ora di pranzo. A dimostrarlo: le interviste postpartita dopo il successo a Modena (2-1, per la cronaca), in cui i giornalisti marchigiani hanno domandato ai giocatori bianconeri quali potrebbero essere le insidie dell'orario inedito nel terzo turno di campionato. Questo quando le altre squadre erano all'oscuro di tutto... Le conclusioni mi sembrano semplici sullo stato del pallone.

martedì 25 agosto 2009

Siti web

Domanda aperta: perché in Italia non riusciamo ad avere un sito d'informazione decoroso? Fermi, fermi. Mi sono accorto che il quesito può essere esteso a tutto il mondo dei media. Allora vado al punto che mi preme (non che l'altro non mi interessi ma in queste righe voglio pensare a internet): perché non c'è un sito web italiano che invogli minimamente ad essere seguito? Guardo alle tv, alle leghe, alle squadre. Niente di niente.

Sottovalutati doc

Vedi giocare Baltimore e la difesa offusca tutto il resto. Ok, c'è Flacco in regia da un anno. Ok, la storia di McLain è stata sfiziosa. Ma è sempre la difesa di Lewis e Reed a catalizzare l'attenzione. Ora il cinema porterà un po' di luce anche sul right tackle Oher. E' destinato a restare nell'ombra invece Derrick Mason. Non rientra nella categoria fenomeni, d'accordo. Ma dodici stagioni nella Nfl di cui sette con oltre mille yard di ricezione non è davvero male. Uno di quei giocatori di cui si parla poco ma producono molto e non "lasciano mai a piedi". Ce ne sono tanti, ho voluto ricordarne uno visto di recente.

Senor Sanchez, che mi combini?

Lo insegnava Dan Peterson. I giudizi valgono oggi e domani sono già da rifare. Secondo me però il senor Sanchez se scopre la mia ultima riga sugli Uqp mi scotenna. Ieri notte ha incontrato la difesa dei Ravens e se l'è vista brutta. Un intercetto riportato in touchdown. Un altro graziato. Lanci sempre al limite e un fumble su una play action (che è stato bravo a recuperare). E' proprio vero: per i quarterback rookie è una bella gatta da pelare la Nfl... Poi è altrettanto vero che Baltimore ha un pacchetto difensivo cinque stelle extra lusso, rookie o non rookie a passare la palla...

lunedì 24 agosto 2009

Quarterback promettenti non identificati

Voglio soffermarmi su cinque quarterback che per il momento rimangono Uqp (Unidentified quarterback prospects) nelle mie personalissime considerazioni.

Matt Leinart. Ha vinto tutto al college. Ora si trova alle spalle di Kurt Warner incapace di sfruttare le opportunità che gli Arizona Cardinals gli hanno concesso (non molte ma soprattutto all'inizio ci sono state). La speranza per lui è che possa seguire l'esempio di Aaron Rodgers. I Packers però mi sono sembrati più logici nel far sviluppare il loro prospetto.

Brady Quinn. A Cleveland non hanno ancora sciolto i dubbi. Anche in questa stagione si giocherà il posto con Derek Anderson. Nonostante la pessima scorsa annata di quest'ultimo. Ovvio pensare male. Era arrivato nella Nfl con la nomea di titolare designato sin da metà campionato. Si è ritrovato alle spalle di un compagno in stato di grazia. Il problema è che Quinn non gli è balzato davanti nemmeno quando il tocco magico è svanito.

JaMarcus Russell. Entra in quello che sarà l'anno della verità. Qualche lampo l'ha lasciato intravedere ma è tutto da stabilire se possa davvero trasformarsi in un quarterback affidabile ed in grado di guidare i Raiders lontano dalle paludi in cui sono impantanati da troppo tempo.

Alex Smith. Che sia l'anno buono? Francamente ne dubito. E' stato messo in concorrenza con qualsiasi persona capace di tirare una palla ovale che passasse nei pressi della Baia. Resta il mistero più mistero e per il momento è nella categoria dei Ryan Leaf ed Akili Smith.

Matthew Stafford. E' ingeneroso, lo so. Ha appena cominciato a giocare. E' che non mi è mai piaciuto nemmeno nelle due gare di college in cui l'ho visto. Sì, sono un po' prevenuto probabilmente nei suoi confronti, ma avrà tutto il tempo di farmi rimangiare queste parole. Certo la preseason che sta giocando non lo aiuta. Mark Sanchez sembra di un altro pianeta...

domenica 2 agosto 2009

Il ritorno

Ci riprovo. Ritento l'esperienza blog. Non sono mai riuscito a portarla avanti con costanza, nonostante mi piaccia l'idea. Spero di farcela questa volta. Ho bisogno di uno spazio in cui lasciarmi andare in libertà. Parlando di sport. Americano, soprattutto. Ma non solo. CommentAle è il desiderio di fermarmi ancora a riflettere. L'ho fatto troppo poco spesso negli ultimi anni. Ricominciamo.