lunedì 21 settembre 2009

Infortuni in copia carbone

Donovan McNabb corre. Entra in end zone. Viene colpito duro alla schiena. E' successo nella prima di campionato. Colpo in ritardo di Damione Lewis. Costola fratturata. Nella seconda settimana scena molto simile a San Francisco. Protagonista stavolta Matt Hasselbeck. Evita un placcaggio. Corre verso la end zone. Fermato poco prima viene colpito a terra da Patrick Willis. Costole danneggiate di nuovo. Punire questi contatti è un imperativo. Maggiore attenzione da parte di qb noti per essere injury prone sarebbe altrettanto importante. Il cuore è apprezzato. Sempre. Bisogna stare attenti però, perché una yard in più conquistata con la grinta può portare danni notevoli alla propria squadra che possono essere evitati con la testa. Si investono miglioni sui signal caller, vedere che si volatilizzano per mezza yard non deve far piacere a head coach, general manager e proprietari. E nemmeno ai tifosi in fondo. Sebbene loro il cuore lo apprezzino sempre. Come è giusto che sia.

Lo show è a Arlington

La nuova casa dei Cowboys fa davvero paura. Aspettiamo di vederla dal vivo un giorno, ma da molto lontano è impressionante. Senza entrare nel dettaglio delle polemiche per il mega-mega-mega-schermo, l'impianto appare pazzesco. Così come pazzesco è il primo riscontro al botteghino da 105.121 spettatori. Not bad. E' record per la regular season Nfl.

Quando non basta un tocco

La settimana scorsa Denver ha vinto all'ultimo secondo con un touchdown di Brandon Stockley bravo e fortunato nel raccogliere un pallone sporcato da un difensore. Domenica è toccato ai New York Giants ripetere l'impresa. Lancio di Eli Manning. Pallone solo toccato dal difensore. Ricezione di un attentissimo Steve Smith che permetterà due giochi più tardi a Lawrence Tynes di segnare il field goal della vittoria. Lo sport e i centimetri vanno sempre a braccetto.

venerdì 11 settembre 2009

Un giocatore solo non conta. O sì?

Dialogo immaginario tra due finti opinionisti, chiamiamoli Aeneas e Deion...

A. Quanto può incidere secondo te un uomo solo in una difesa di football?

D. Tantissimo, pensa ai Tennessee Titans la scorsa stagione con o senza Haynesworth (Albert, defensive tackle, ndr). Con lui difesa sulle corse imperforabile. Senza, scricchiolii.

A. Non sono d'accordo, guarda ieri sera. Nonostante Haynesworth sia passato a Washington per una monte non trascurabile di dollari i Titans hanno messo in scacco il gioco di terra di un attacco, quello degli Steelers, notoriamente incentrato sulle corse.

D. Vero. Ma pensa proprio agli Steelers. Con Polamalu (Troy, strong safety) la loro difesa sui passaggi non ha concesso nulla. Uscito lui i Titans hanno segnato e trovato gli spazi che gli servivano...

A. Uhm... obiezione accolta, ma l'attacco aereo di Tennessee non è così probante.

D. Allora però voglio contestare anche il gioco di corsa di Pittsburgh. Willie Parker non mi è sembrato in grandissimo spolvero e Rashard Mendenhall assomiglia sempre più a una delusione...

La discussione tra Aeneas e Deion resta aperta...

Fat and slim

Due sentieri in direzioni diverse tra le fila dei Tennessee Titans. LenDale White, running back con tendenze nemmeno troppo velate ad ingrassare, si è presentato alla prima stagionale in forma strepitosa. Da che ricordi io non l'ho mai visto così magro! Meno brillante la forma di Alge Crumpler, tight end che non è mai stato un fuscello. Ora però la pancia è davvero imbarazzante per uno che deve comunque prendere qualche pallone e cercare di correre... Non tutti i titani escono col fisico dopo l'offseason...

martedì 8 settembre 2009

Mezzogiorno allo stadio

Prima volta del calcio a mezzogiorno in Italia. Personalmente mi ha cambiato poco sul momento. Certo le code al ritorno da Ascoli hanno trasformato la trasferta in un incubo. E così nell'unica occasione in cui avrei potuto chiudere per tempo una domenica lavorativa mi sono ritrovato a casa alle 4 di mattina... Per il resto: poca gente allo stadio; strana la luce in campo; normale la partita fino all'89' dopodiché harakiri Mantova e gioia Ascoli. Prendere un gol in contropiede al 95' in inferiorità numerica è qualcosa da far impazzire ogni allenatore.